Poco tempo fa, ho portato i miei bambini al "Museo d'Arte Orientale E. Chiossone", di Genova per visitare una mostra fotografica dedicata alla terra del Sol Levante dal titolo “I colori del Giappone“.
L’artista Fabio Accorrà ha fissato indelebilmente le emozioni cromatiche provate durante i suoi viaggi: il bianco del Monte Fuji, il giallo del foliage di Nikko, il blu intenso del lago di Hakone, l’oro del tempio Kinkakuji di Kyoto e l’arancio dei torii dei santuari shintoisti.
L’esposizione comprendeva scatti di alcune delle mete più conosciute del Giappone, ma anche luoghi meno famosi ma altrettanto affascinanti dal punto di vista cromatico. Le fotografie dell'artista si distinguono infatti per la particolare attenzione dedicata al colore, nei paesaggi e nei soggetti.
E' stata una mostra davvero interessante anche per i bambini che sono rimasti affascinati dalle bellissime foto scattate da questo artista, tratte dal suo libro "The Colors of Japan" (Erga, 2019).
Prendendo spunto da questa bellissima mostra, ho pensato di raccontarvi giorno per giorno i colori del Giappone visti, vissuti e immortalati da questo talentuoso fotografo, nella speranza che anche a voi che ci leggete possa arrivare un pezzettino di emozione, la stessa che è arrivata a me, ammirando le opere di Accorrà...
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Caleidoscopio di ricchezze culturali e paesaggistiche, senza dimenticare l'offerta gastronomica, ricettiva e termale, il Paese del Sol Levante riserva meraviglie che sorprendono i suoi visitatori.
La parola che racchiude l'essenza del Giappone è "armonia con la natura", un'armonia che ritroviamo in ogni aspetto della vita di questo Paese.
Si può partire dal cibo; in Giappone infatti convivono numerose tradizioni culinarie. Alcune sono ben conosciute in Occidente, altre invece come il "Washoku", aspettano solo di essere scoperte. Washoku letteralmente significa "cibo giapponese" ma racchiude in se un significato speciale, evocato dal "kanji 'wa", che vuol dire armonia. Tutto ruota intorno al rispetto della natura e all'alternanza delle stagioni, i cui prodotti vengono raccolti o pescati nel loro miglior momento stagionale, chiamato "shun", dopodichè intagliati ed accostati come fossero opere d'arte.
Anche dal punto di vista architettonico l'armonia è fondamentale. In Giappone coesistono tradizione e modernità, che si possono ammirare nella struttura in legno più antica al mondo, il Tempio di Horyu-ji, e quella più grande al mondo, il Tempio di Todai-ji. I progetti ed i materiali contemporanei possono differire da quelli utilizzati in passato, ma la tradizione che sottolinea l'armonia necessaria con la natura è sopravvissuta e si esprime in molti dei capolavori progettati dagli architetti giapponesi.
Il Giappone vanta 22 luoghi Patrimonio Unesco, a loro volta suddivisi in 18 della cultura e 4 della natura. E' un paese che soddisferà tutti quanti. Gli appassionati di cicloturismo possono contare su molteplici intinerari pensati apposta per loro e in numero superiore alle aspettative. Meritevole di menzione è la pista ciclabile Shimanami Kaido, che si snoda tra le isole del mare interno di Seto.
Ci sono anche possibilità di trekking; basti pensare a Yakushima il cui clima varia passando da quello caratteristico di un luogo sub-tropicale a quello tipico di una latitudine sub-artica. Foreste, cascate e spiagge moltiplicano la possibilità di fare attività all'aria aperta. Dal kayak allo snorkeling, ma il trekking verso lo "Jomon sugi" simbolo di Yakushima, rimane la scelta obbligata per chi visita l'isola.
Poi c'è Miyakejima, che fa parte delle isole Izu ed è il luogo ideale per condividere i ritmi quotidianio dei pescatori nei villaggi e fare attività marine, dalla pesca al nuoto con i delfini, dal cicloturismo all'hiking alle pendici di un vulcano. Per gli amanti del birdwatching, oltre alle numerose specie di volatili presenti, l'isola di distingue per una specie endemica di merlo.
A quasi due ore di volo da Tokyo, inoltre, si trova il parco naturalistico Tancho Zuru, mentre a oriente nell'isola di Hokkaido c'è il Parco Naturale di Shiretoko. A nord dell'isola di Okinawa, è consigliata una visita alla foresta di Yanbaru, mentre per gli appassionati della fauna marina c'è la baia di Kabira, inserita nella guida verde Michelin e che fa parte del parco nazionale di Iriomote-Ishigaki: nove isolette deserte da esplorare con il sup, da cui osservare il sottofondo marino.
Per chi preferisce il pellegrinaggio c'è il Kumano Kodo, rete di sentieri nella regione del Kansai. I "Kodo", cioè le antiche strade percorse da oltre 1000 anni dai monaci e dai pellegrini tra le diverse aree sacre della penisola di Kili, sono parte del patrimonio Unesco.
Una chicca è infine Shikoku, la più piccola e meno popolata tra le quattro isole maggiori del Giappone, da cui partono escursioni giornaliere dirette alle isole del Mare interno di Seto e in cui troviamo la Valle di Iya, luogo straordinario e meta di escrursionismo con le gole dalle pareti a picco e montagne ricoperte di fitti boschi. Le strade strette e tortuose e le gelide acque azzurre del fiume Yoshino permettono escursioni nella zona del monte Tsurugi e rafting nelle gole di Oboke e Koboke. Imprescindibile, inoltre, è l'attraversamento del ponte di liane Kazura-bashi per ammirare la cascata di 50 metri Biwa-no-taki.
Certi scorci non sanno che farsene dei filtri fotografici: a colorarli con mille sfumature ci ha pensato la Natura. Dalla Cina all'America, ecco i paesaggi arcobaleno da ammirare nelle giornate più grigie.
Lo chiamano "il fiume dai 5 colori", o "arcobaleno liquido": in effetti il Caño Cristales, in Colombia, offre una gamma di colori che spazia dal giallo al rosso, al verde, passando per nero e blu. Il rosso vivo è prodotto da un'alga, la Macarenia clavigera, che fiorisce sui fondali da settembre a novembre, quando l'acqua è più bassa e più facilmente scaldata dal Sole.
Si tratta di florido giardino colorato da 150 piante di glicine che potrebbe sembrare dipinto da un artista impressionista. E invece a fare la magia è la natura che si è letteralmente impossessata di questo lato di città, offrendo la possibilità di camminare attraverso un’esplosione di colori.
I colori abbaglianti della Grand Prismatic Spring, la sorgente termale più grande degli Stati Uniti nonché la terza più grande al mondo, sono dovuti alla presenza di particolari batteri nelle sue acque altamente mineralizzate. La sorgente si trova nel Parco Nazionale dello Yellowstone, Wyoming.
In una delle più grandi paludi al mondo, la composizione alcalina del terreno favorisce la crescita di alghe marine del genere Suaeda. Siamo nella Red seabeach, nella contea cinese di Dawa, e questo è lo spettacolo cui possiamo assistere.
Il lago di colore rosa, si trova nei pressi di Middle Island, la più grande delle isole che compongono l'arcipelago Recherche, al largo della costa di Esperance. l'origine del colore del è ancora sconosciuta, ma forse la strana tonalità è dovuta alla presenza di particolari batteri nelle sue acque, innocue per i bagnanti.
Sono proprio le infinite sfumature di rosso ad aver reso il Grand Canyon una delle attrazioni naturali più amate e visitate del mondo.
Sul perché questa città sia dipinta di blu ci sono diverse teorie, alcuni sostengono che siano stati gli ebrei a dipingere le abitazioni per richiamare il colore blu del paradiso, secondo altri invece il motivo è puramente pratico: il blu funziona come repellente per le zanzare.
Sembra un dipinto, invece è tutto vero. Quando il ghiaccio che copriva il Vinicunca si è disciolto ha rivelato al mondo l’incredibile bellezza che nascondeva, ovvero i diversi strati minerali di cui la roccia era composta. Il rosso proviene dal ferro ossidato (noto anche come ruggine), il giallo è dovuto alla presenza di solfuro di ferro, il marrone porpora deriva dalla goethite o dalla limonite ossidata, e il clorito è ciò che causa la diversa tonalità di verde (esclusa la vegetazione).